Partorire a Basso Consumo
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EX-PO 2015 - Tour di Nozze:
da Parma a Genova.
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COSA?
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MA...PERCHÈ?
Dati tecnici del veicolo
Dati fisiologici
"Che ci azzecca la pasta con i kilometri?"
"Belìn, ma quante palanghe ti t'è custòu 'sto viaggio?"
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Ed ecco che nel 2015 il risciò-taxi di FELICITA A BASSO CONSUMO è stato ancora una volta in tour per le strade del paese! Sempre con il solito conducente, me medesimo, ormai un veterano del mestiere - ho esercitato per circa 11 anni - ed in via eccezionale con una passeggera che per me rappresenta un dolce peso... ed infatti era da alcuni giorni legalmente la mia dolce metà.
Riassumendo: io e Becky dopo una frequentazione di diversi anni a Cittanova, la città calabrese in cui siamo entrambi immigrati dalla Germania, ci siamo decisi infine a rendere partecipe lo stato italiano della nostra unione, e quale modo migliore di festeggiare l'evento se non con un transfer primaverile attraverso la Pianura Padana occidentale, a bordo di un veicolo a pedali libero da ogni motore che non sia il cuore, immersi nel ridente paesaggio padano e su e giu per le estenuanti pendici appenniniche?
CHI? Sia io, R.Marvaso, che la mia consorte, R.Pannell siamo artisti. In tutto quello che facciamo cerchiamo di vedere le cose in modo nuovo, scomporre e ricomporre la realtà, portare gli oggetti ai limiti per capirli, dialogare in modi anche non verbali con quello che sta di fronte, intorno o dentro di noi. Questo tour non ha fatto eccezione...
COSA? Questo tour si chiamò EX-PO 2015, che in latino maccheronico significa grosso modo allontanarci dal Po, il grande fiume che da il nome alla Val Padana.
Il motto del tour "We Feed Ourselves" si riferisce per un verso al fatto che ci cibiamo attivamente e con diletto di quello che troviamo o che ci viene offerto per strada, e per un altro per chiosare in chiave di libertà alimentare l'espressione programmatica "We Feed the Planet" che spesso si è sentita in quel periodo echeggiare da una contrada nel nord della Lombardia.
DOVE? Poichè la destinazione del tour è Genova, mio luogo di nascita e che è gia stato nel 2007 destinazione del primo mirabolante rickshaw-tour, e il luogo da cui partimmo è un'amena valle racchiusa nell'appennino tosco-emiliano, la via più agevole sembrò essere quella che passando da Parma, oltre il Po a Cremona, e poi sempre a occidente attraverso Piacenza, Oltrepo Pavese e Tortona conduce su su lungo la valle del torrente Scrivia fino al passo dei Giovi, da cui si raggiunse Genova a stridor di pastiglie dei freni.
QUANDO? La data di partenza è stata il 23 maggio, la data di arrivo il 30 maggio 2015.
COME? Diversamente dagli altri tour, questa volta ho trasportato pedalando tappa dopo tappa non solo me e bagaglio ma anche alcune decine di chili di femminilità con relativo bagaglio. Sono lieto di ricordare inoltre che in realtà questo viaggio di nozze è stato anche gia quasi un viaggio di famiglia, infatti si seppe ben presto che si agitava con discrezione anche un piccolo esserino umano sul risciò. Durante le tappe dunque, che si snodarono principalmente su strade statali e provinciali, la passeggera d'onore trascorreva il tempo godendosi il viaggio, il paesaggio e le persone, ma anche catturando con matita e acquerelli questa particolare dimensione esperienziale che è il viaggio in risciò. Qaundo poi il mio fisico ha dato segni di cedimento, è stata anche pronta a darmi il cambio (e persino in salita!)
PERCHÈ? Il motore primo era e continua ad essere la curiosità. Di vedere, di incontrare, di parlare, di ascoltare, di scoprire. Mi direte: "ma va là, la pianura padana non è mica la foresta del Borneo!". Rispondo:"Prova ad attraversarla in risciò, e vedrai che l'Esotico è ovunque dove hai la volontà di incontrarlo". Ma questa volta ci urgeva anche comunicare qualcosa in piu del solito: che abbiamo ufficializzato la nostra unione personale ed affettiva.
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Se vuoi sapere di più su Felicità a Basso Consumo leggi qua di seguito (post di archivio)
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Il mio 4° viaggio in risciò si è concluso come da programma il 10 aprile 2011 a Bologna . Ero ripartito il 22 Marzo da San Giovanni Rotondo, rinomato luogo di pellegrinaggio a cui le gambe mi avevano condotto nel corso del precedente viaggio in risciò.
Pedalando verso nord-ovest lungo la costa adriatica fin oltre l'antico
territorio dei Galli Senoni, lungo l'antica VIA AEMILIA il risciò-taxi
ha attraversato dunque ancora la Romagna verso ovest, raggiungendo
l'antico capoluogo dei Celti Boi.
Ho viaggiato anche stavolta sul medesimo veicolo mosso da energia umana, chiamato Risciò o Rickshaw o Rikscha,
ad una velocità (pardon: lentezza) tale da vivere il paesaggio e la
vita attorno in tutt'altra maniera sia di un viaggio a motore, sia anche
di un viaggio con una normale bicicletta.
Questa dimensione è invece piuttosto simile al viaggio a piedi, o al
viaggio a dorso d'asino o cavallo. A differenza di questi ultimi, però,
anch'essi basati sull'utilizzo per lo spostamento di sola energia metabolica,
l'utilizzo del risciò da una parte preclude le mulattiere e strade
sterrate tradizionalmente percorse dagli animali e dai viaggiatori a
piedi, mentre d'altro canto permette di percorrere quelle stesse strade
extraurbane che di solito vedono come utente unico il veicolo
motorizzato.
Mi sono posto Bologna come prossima meta per diversi motivi.
Uno di questi che da solo già basta è sostenere ivi con il mio veicolo un'iniziativa entusiasmante chiamata BI-BO.
Trattasi di un'associazione costituitasi nella metropoli romagnola, i
cui sportivi soci e sostenitori trasportano i passanti per le strade del
centro a bordo di risciò-taxi senza pretendere un costo che non sia
un'offerta spontanea.
Le offerte elargite dai soddisfatti utenti
bolognesi servono all'acquisto di ulteriori veicoli. Per il momento
infatti BiBo dispone di un solo Velotaxi autofinanziato a
pedalata assistita.
L'obiettivo delle scarrozzate a offerta libera è di sensibilizzare sia
la cittadinanza sui vantaggi umani e logistici del trasporto non
motorizzato nel centro cittadino, sia le istituzioni cittadine verso
l'ammodernamento del sistema dei trasporti nel centro bolognese.
A questo obiettivo concreto e più prettamente sociale si aggiunta
una mia personale curiosità per i territori adriatici fra il Gargano e
la Pianura Padana, che ho attraversato lentamente per la prima volta.
Anche questa volta sto redigendo un resoconto dettagliato del viaggio da poco concluso, corredato da immagini ed informazioni di prima mano.
Per ora basti la tabella di marcia.
Lungo l'itinerario ho continuato ad invitare i passanti e
gli avventori a salire sul risciò e farsi portare gratuitamente per
un'esperienza di prova, e ho annotato i luoghi lungo il percorso dove un
servizio pubblico di risciò-taxi è orograficamente possibile.
È un'azione ecologista? Certamente, se ECOLOGIA significa "conoscenza del proprio ambiente" (Da "Oíkos" = "casa" e Lógos = "conoscenza")
E quindi invito a conoscere meglio il proprio ambiente, osservandolo
ed interagendo con esso in diretta persona, e mi auguro che tutti
quelli che viaggiano lentamente nel proprio ambiente abbiano in virtù
della lentezza la possibilità di conoscerlo più intimamente, senza avere
bisogno necessariamente di ascoltare o leggere quello che ci viene
raccontato, magari da un centro di ricerca oltreoceano.
La conoscenza migliore che possiamo avere, ed insostituibile, è
quella che ricaviamo noi stessi ogni giorno dal colloquio con il nostro
mondo tangibile. Quello che conosciamo attraverso internet (compreso
quello che stai leggendo in questo momento), o attraverso un altro medium
ha un valore di verità minore, e può essere un importante spunto di
riflessione, ma... non dimentichiamo di leggere primariamente da quel
grande libro che è la natura: qui troviamo le vere risposte.
Il motto che feci mio anni addietro continuo a volermelo portare appresso lungo la strada :