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Il risciò: L'unica utilitaria davvero ecosostenibile: fa mediamente 100 km con un kg di pasta e ci vai praticamente ovunque. E la tua? In risciò da Cittanova a San Giovanni Rotondo
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Sedicesimo giorno:
Molfetta-Margherita di Savoia

Lunedi 07 Giugno 2010

Come andò che, pur assillato da tediosa tosse bronchiale, raggiunsi al tramontar del sole quella contrada che di regina porta il nome, e la cui duchessa ben si presenta.



Come sono giunto a questo albergo-Istituto Tecnico "Orion", con vista sull'area commerciale-industriale di Molfetta,

viaggio in risciò - Molfetta, area industriale

l'ho raccontato ieri, poi ero troppo stanco per spiegare che posto è: ebbene, si tratta di una specie di college, dove gli studenti vanno a scuola e pernottano nel medesimo edificio. Le stanze, che sono quindi pensate per ospitare ragazzi, vengono usate come albergo quando non ci stanno dentro gli scolari/studenti. Il pernottamento compreso di colazione mi è costato 33 €. Il nome della società è I.T.O. s.r.l.
La mattina me la sono presa più comoda del solito, ed ho pensato che mi avrebbe fatto bene rilassarsi un po' prima di ripartire. Mi è stata servita nel piano sotterraneo dell'edificio una colazione composta da: cappuccino dalla macchina del caffè automatica, brioche dal distributore automatico di brioches, acqua del distributore automatico di acqua, un pacchetto di fette biscottate.

in procinto di partire mi sono accorto che non era così breve la strada per tornare sulla statale 16: solo dopo mezz'ora a spasso fra grandi strade circondate da grandi edifici commerciali e magazzini, ho ritrovato l'alta sopraelevata che sormonta la superstrada 16 bis.

Poco dopo pedalavo di gran carriera sulla statale 16 adriatica, e presto passando l'ennesima rossa casa cantoniera mi lasciavo alle spalle la provincia di Bari.

viaggio in risciò - ss.16 adriatica, casa cantoniera fra molfetta e bisceglie

Intorno a mezzogiorno giungevo in prossimità di Bisceglie, e mi sono fermato a fare un po' di spesa al Penny Market in via Imbriani: una lattina di latte di cocco, una bottiglia di acqua gassata, una bottiglia di succo di mela, un grappolo di banane, una zucchina, una ciabatta, una scatola di polpo sott'olio, un pacco di frollini.
Appena uscito ho mischiato l'acqua gassata con il succo di mela ricreando così la Apfelschorle, la bevanda a mio parere migliore contro la sete estiva e la spossatezza da lavoro. Sorseggaindo la lattina di latte di cocco ho pedalato ancora un po' fino al centro di Bisceglie.
Un palazzo non distinto dalla schiera di edifici contigui ospita il municipio di Bisceglie in via Trento, un vicolo che scende verso il mare. A fianco c'è un ufficio parrocchiale, dove mi è possibile avere alcune informazioni logistiche su San Giovanni Rotondo, la meta ormai vicina del mio viaggio.

viaggio in risciò - Bisceglie, municipio

Poco distante, dietro l'angolo, al principio di via G.Frisari, ho incontrato la prima postina in bicicletta che abbia mai visto in Italia! Che sorprese questi Pugliesi! Ciclocorrieri e Risciò a Bari, Ciclopostini a Bisceglie...

viaggio in risciò - Bisceglie, servizio postale in bicicletta

Sulla medesima strada, che attraversa il centro storico di questa città di fondazione normanna, ho incontrato un loquace e colto abitante di Bisceglie, tal signor Mango, che mi ha araccontato molto di noto e meno noto sulla storia e l'urbanistica di Bisceglie. Fra l'altro: un palazzo curiosamente ricoperto di pietre squadrate a forma di piramide (bugne), chiamato Palazzo Tupputi, ha ospitato durante i moti risorgimentali del 1820-21 i patrioti pugliesi. Il padrone di casa stesso, Ottavio Tupputi, era stato un generale garibaldino, in seguito parlamentare italiano.

viaggio in risciò - Bisceglie, centro storico

Un'altra cosa ottima di questa strada: il panificio S.Luigi, dove ho mangiato uo squisito tortino di mandorle e un calzone con i gamberetti.
Più avanti, uscendo dal paese lungo via Embriani, ho ancora preso un caffè farcito con la panna e lo sciroppo di arancio al Bar Colorado.

Ormai furi dal centro abitato di Bisceglie ho notato alla mia destra una chiesa bellissima, cotruita alla stesso modo e con gli stessi materiali di una chiesa medievale Pugliese, ma dall'aspetto impeccabile giudico che sia stata costruita di recente. L'entrata alla piazza antistante è sorvegliata da diversi custodi, poichè si tratta di un'area dove vengono ricoverati e curati i malati psichiatrici. Si chiama Casa della Divina Provvidenza e il fondatore è stata una importante personalità di Bisceglie, don Pasquale Uva.

viaggio in risciò - Bisceglie, Chiesa di S.Giuseppe, meglio conosciuta come Opera di don Uva

Fra Bisceglie e Trani, nella canicola, mi sono fermato a mangiare e riposar sotto enormi pini domestici, mentre dall'altro lato della strada un pensionato indomito persevrava a ottenere una sfera perfetta della pianta di alloro nel suo giardino.

viaggio in risciò - ss.16 fra Bisceglie e Trani

Trani è il posto dove si concentra l'industria della lavorazione della pietra, come ricorda un cartello all'ingresso della città.

viaggio in risciò - ss.16, ingresso a Trani

Trani è un'altro dei tre poli urbani che compongono la nuova provincia di Trani-Barletta-Andria. Una bella città, ma non mi sono fermato più di una mezz'ora, poichè il tempo stringeva. In piazza della Repubblica mi sono giovato della frescura all'ombra di un fitto lecceto .

viaggio in risciò - Trani, piazza della Repubblica

Poco distante in piazza Gradenico ho parcheggiato e preso un'orzata fresca al bar Mon Amour, mentre i panni appesi sulla casetta del risciò si asciugavano al sole.

viaggio in risciò - Trani

Erano già le 5 di pomeriggio, dovevo ancora raggingere Barletta e proseguire fino a Margherita di Savoia.

viaggio in risciò - ss.16 adriatica, fra Trani e Barletta

Presso Barletta ho avuto modo di visitare un fornito meccanico e negozio di biciclette, chiamato "Il fitness", dove ho potuto comprare una catena di ricambio nel caso che quella che mi è stata riparata fortunosamente a Bari ceda all'usura del tempo. In questo esercizio è in vendita anche uno di quei veicoli in cui si pedala in quattro, che in riviera vengono chiamati "risciò", ma che ricordano invece piuttosto delle automobili a pedali. Costa più del doppio che una Panda con l'ecofinanziamento.

Entrando nell'area urbana di Barletta la prima cosa che si incontra è una specie di arco monumentale a lato della strada.

viaggio in risciò -ss.16, ingresso a Barletta

Da lì si imbocca un cammino che porta al locale Santuario della Madonna dello Sterpeto. Pare che secoli fa durante la pestilenza fu ritrovato il dipinto della Madonna fra gli sterpi, con la cui intercessione a Barletta si fermò l'epidemia .

viaggio in risciò - porta d'ingresso al santuario dello Sterpeto

L'elemento urbano più conosciuto fra i visitori è però certamente la grande statua bronzea di età tardo-romana, conosciuta come l'Eraclio

viaggio in risciò - Barletta, statua di Eraclio

Ottima occasione per una foto di gruppo con simpatici pensionati che ho incontrato presso la statua.

viaggio in risciò - Barletta, il gigante Eraclio

Proseuendo verso nord sulla via Regina Margherita si incontra sulla sinistra una chiesa antica dalla forma insolita, S.Giacomo: La parte anteriore ricorda una piramide!

viaggio in risciò - Barletta, chiesa di S.Giacomo

Dopo un rifornimento di frutta presso "La Bontà della Frutta" (1 kg di arance e mezzo kg di pomodorini), ho proseguito seguendo le indicazioni per Foggia, finchè, ormai al tramonto, dalla statale 16 si dirama una strada che va verso Manfredonia e il Gargano, e questa è la mia strada.

viaggio in risciò - ss.16, uscita per Margherita di Savoia, Manfredonia

E così dopo ancora qualche pedalata sono giunto a Margherita di Savoia, la città costiera situata al limite della zona di estrazione del sale, che si estende per chilometri e chilometri lungo la costa a Sud di Manfredonia.

viaggio in risciò - Ingresso a Margherita di Savoia

Appena entrato nel centro abitato, e fermatomi ad un alimentari a comprare qualcosa, mi sono accorto da un manifesto che le sorelle Carlucci qui sono di casa. Proprio per la sera di ieri un manifesto affisso su una parete annunciava una serta di spettacolo in piazza con...la sorella del sindaco. Poi ho saputo che la coincidenza di questa festa con la processione del Corpus domini, che si è svolta naturalmente anche qui come a Molfetta e ovunque, è stata oggetto di grandi polemiche e scontri politici. La sindaco di Margherita di Savoia è -per ch non lo sapesse- Gabriella Carlucci, che io finora conoscevo come presentatrice televisiva ma non come politico.

Il tempo di acquistare della Burrata, il tipico prodotto caseario della Puglia, un misto fra burro, panna e mozzarella, e mi sono affrettato a cercare rifugio notturno fra le strade del centro. Dei gentili ragazzi Napoletani mi hanno -li ho- portato al ristorante l'Ammiraglio, che affitta anche delle camere.

viaggio in risciò - Margherita di Savoia, ristorante-pizzeria L'Ammiraglio

Sono praticamente sul Lungomare, in un cortiletto riparato da fitte siepi.
La signora Adriana mi accoglie benevolmente e mi fa parcheggiare nel cortiletto interno, di fronte all'ingresso della stanza.

Nonostante la fastidiosa tosse bronchiale che non accenna ad alleviarsi, Le ultime fresche ore della serata le ho trascorse fuori in piacevole compagnia dei miei compagni di stanza, una giovane famigliola di Cerignola, città situata nell'entroterra, circa 25 km da qui.



Distanza Percorsa km 44
Peso Medio Giornaliero Lordo kg 210
Dieta/Propellente Giornaliero - 1 cappuccino;
- 1 brioche;
- 2 fette biscottate;
- 1/2 l acqua imbottigliata;
- 1 lattina di latte di cocco;
- 300ml di Apfelschorle;
- 1 banana;
- 1 zucchina.
- 1 calzone con i gamberetti;
- 1 caffè con panna e sciroppo di arancio;
- 1 tortino alle mandorle;
- 1 scatoletta di polpo sott'olio + pane pugliese;
- 1 orzata;
- 200g di burrata;
- 200g pomodorini.

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