In risciò da Cittanova a San Giovanni Rotondo | ||||||||||||
Quattordicesimo giorno: Altamura-Bari Sabato 05 Giugno 2010 La notte nella pineta del b&b Valleverde è stata accompagnata da innumerevoli suoni di animali. Uno di questi era evidentemente un gufo! Ho lasciato la casetta dei pettirossi verso le 8 del mattino,
e sono entrato nella casa padronale, circondata da una gioiosa moltitudine di piante e fiori. Mi è stata servita ad un grande tavolo una ricca colazione, costituita da caffelatte, biscotti, caffè, acqua, succo, torta. Potevo osservare tutt'attorno e alle pareti un interessante arredamento pregno di storia e di arte.
Verso le 9 sono ripartito in direzione Bari.
Al di là della barriera rocciosa la strada diviene pressochè pianeggiante, ma un forte vento rende il tragitto non sempre piacevole. Se non altro, però, esso mitiga la forza del sole di giugno
La statale è molto trafficata, come mi era stato già preavvisato, e quindi ho cercato di restare sempre al bordo strada. Per un certo tempo ho tenuto la ruota anteriore sulla striscia gialla di bordo strada,
finchè non ho raggiunto gli operai che la stavano dipingendo...
Mentre il paesaggio diveniva sempre più marittimo, eucalipti, oleandri, e cosi via, man mano che la strada scendeva verso Bari, mi è capitato di incontrare in diversi punti della strada, a destra e a sinistra, in corrispondenza di incroci, sotto il sole, innumerevoli giovani donne in attesa, alcune bellissime e/o con addosso solo la biancheria intima, alcune erano divertite al mio passaggio.
Una città che si incontra prima di arrivare a Bari è Modugno; si può lasciare la statale, che in questo tratto è piuttosto trafficata, ed entrare in Modugno per raggiungere Bari da qui, o, come ho fatto io, proseguire diritto attraverso un sottopassaggio sotto la Autostrada Adriatica,
ed entrare in Bari lungo via Bruno Buozzi.
Ho percorso la via Crispi fino a piazza Garibaldi, poi ho girato un po' a caso fra queste belle vie attorniate da bei palazzi signorili, finchè ho riconosciuto un palazzo il cui nome non è estraneo pur anche a chi non ha mai messo piede a Bari: il teatro Petruzzelli.
Gettando una rapida occhiata su una mappa della città ho visto che il centro storico è relativamente piccolo, e fitto di strade e stradine. Mi sono immaginato qualcosa di simile al centro storico di Genova, scuro e caotico.
Attraversando strade ombreggiate dove donne e bambini strillavano allegramente fra di loro e verso di me in una lingua incomprensibile, che per quanto ne capisco potrebbe essere Barese come Albanese, molto presto ho raggiunto il duomo di Bari, una chiesa in verità non più grande del duomo di Altamura...in quei tempi evidentemente Bari non era ancora una grossa città. Le dimensioni della cittadella medievale sembrano dimostrarlo.
Ma la chiesa più importante a Bari, punto di riferimento di tutta la regione, famosa ovunque, è la chiesa di San Nicola. Quando sono arrivato sul grande piazzale antistante all'entrata, stava per iniziare la messa in cui veniva celebrato un matrimonio, a cui ho volentieri assistito. Qualcuno degli invitati ha pensato che potessi fungere con il risciò da "automobile per gli sposi", ma allo scopo era preventivamente già giunta una vecchia Fiat 500 verniciata rosso fuoco.
La chiesa è in parte circondata da una cinta muraria. A ridosso di essa si erge anche la grande statua di San Nicola, che è poi il Santa Claus del Nord-Europa/mondo anglosassone.
dal lato sinistro della chiesa di S.Nicola si va direttamente al mare, ovvero sul lungomare Imperatore Augusto.
Ho seguito in risciò il lungomare verso Sud, finchè sul lungomare Nazario Sauro ho pensato di fermarmi ad un decoroso caffè con i divanetti fuori, chiamato Riviera e prendere qualcosa nel sole caldo del meriggio.
Seguendo a perdifiato il mio Cicerone-Centauro a pedali, districandosi alla meglio nel congestionato traffico automobilistico del sabato pomeriggio, ho fatto una sosta davanti al Palazzo di Città , ovvero il Municipio di Bari,
Dopodichè siamo andati in una autorimessa, dove ho potuto ammirare, colmo di stupore, una intera flotta di risciò-taxi! Poi abbiamo pedalato verso l'est della città, dove avevo bisogno di ricomprare presso un negozio indiano un cuscino che mi è volato via dal sedile a causa del vento sulla statale 96.
Poco dopo, superata la linea ferroviaria percorrendo un sottopassaggio, eravamo a Sud-Est del centro, nella sede-ufficio-garage della società BariBiciExpress, e mentre mangiavamo dei pomodorini con il pane di Altamura e la Stracciatella, che a Bari non è un gusto di gelato bensì un tipo di formaggio molle, una specie di stracchino, si è deciso di non mancare all'evento del momento a Bari: la prima Notte Bianca. Questa non sarà una normale movida del sabato sera di una grossa metropoli mediterranea... Questa sera è molto di più: nel centro ci si riesce a malapena a muovere a piedi, le strade sono ovunque piene zeppe di gente giovane e meno giovane. Continuamente gente che sale e scende dal risciò, tantissimi bambini, un'enormità di ragazze "infighettate" e ragazzi nondimeno. Anche alcune televisioni sono presenti a immortalare l'evento, una delle quali cattura nel trambusto la mia voce e la mia immagine. Fra le attrazioni che ho potuto vedere, e che mi hanno forse mostrato il volto migliore della città, una banda di suonatori di tamburo giovanissimi. Mi viene spiegato che molti di quei ragazzi sono stati salvati dalla malavita, diffusa fino a pochi anni fa nel centro storico di Bari, grazie ad attività positive come la musica di gruppo. Si vede anche che i ragazzi sono fieri di suonare i tamburi, e lo fanno davvero con passione.
Quando ormai è passata la mezzanotte, siamo andati girando per le vie del centro storico, ora libere dal grosso dei visitatori, io portando sul risciò due dei ragazzi di veloservice, che una tantum si fanno volentieri scarrozzare senza pedalare da sè! E pensare che finora dalla partenza non si era bucata neanche una camera d'aria! Ma proprio adesso!?
La serata non è finita, e prosegue fra birra e allegria in piazza del Ferrarese fino alle 3 del mattino circa.
Il mattino successivo sarà necessario sia per me che per Alain di partire presto: lui per una consegna da corriere, io per proseguire il mio viaggio. Accolgo l'ospitalità di Alain, che dispone di un divano libero, nello stesso ufficio dove troverà riparo notturno anche il risciò, in quel di via De Nittis |
Distanza Percorsa | km 35 |
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Peso Medio Giornaliero Lordo | kg 230 |
Dieta/Propellente Giornaliero | - 1 caffelatte ;
- 100g biscotti al cioccolato; - 1 porzione di torta alla crema; - 300g favette; - 3-4 pesche; - 1 the verde; - 1 granita alla menta con panna; - 100g pane di altamura con pomodorini e stracciatella; - 1 birra + tarallucci |
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