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Il risciò: L'unica utilitaria davvero ecosostenibile: fa mediamente 100 km con un kg di pasta e ci vai praticamente ovunque. E la tua? In risciò da Cittanova a San Giovanni Rotondo
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Decimo giorno:
Policoro- Metaponto- ex statale 175 Valle del Bradano

Martedi 01 Giugno 2010

Come andò che lottando contro il vento avverso approdai a Metaponto, cenai in compagnia di genti illiriche e mi adagiai a riposar in un campo di grano (duro)



La nottata è trascorsa tranquillamente nella pensione "Hostaria" in via Napoli a Policoro.
Dalla finestra potevo scorgere oltre una siepe l'altura erbosa dove sorgeva l'antica Heraclea.

viaggio in risciò - policoro, sito di Heraclea

Il padrone della pensione, un uomo con un marcato accento romano, mi aveva iersera assicurato che non c'èra da temere furti o danneggiamenti qui a Policoro, così ho parcheggiato il risciò proprio davanti all'ingresso, sulla strada.
Con i primi raggi del sole, mentre preparavo il risciò a ripartire, gli ospiti della pensione, commessi viaggiatori dalla Campania, anch'essi prossimi a ripartire, bevevano un forte caffè portato dalla padrona di casa sull'uscio, mentre veniva constatato dai presenti che oggi si era levato un forte vento.

Prima di lasciare Policoro ho voluto vedere in particolare cosa ci fosse dentro il borgo Casalini, ed in particolare questo originale ingresso ha attirato la mia attenzione.

viaggio in risciò - policoro, dada art

"Dada Art" è un atelier artistico, l'unico in questa area, che è allestito e gestito dalla giovane artista locale che si fa chiamare Dada, appunto. Ho potuto ammirare all'interno una vivace ed eclettica produzione di dipinti ed altri manufatti; ad alcuni ritratti di gruppo Dada stava or ora lavorando.
In particolare mi sono ivi fermato ad osservare un grande melograno dipinto su uno sfondo dorato.

viaggio in risciò - Policoro, atelier Dada Art

L'artista è stata molto generosa, donandomi un importante documento della breve ma interessante storia di Policoro, e cioè un libro autobiografico scritto da suo papà, il sign. Felice Giovinazzo, ed intitolato "C'era la malaria": si tratta del racconto poetico dell'insediamento della sua famiglia, come altre famiglie di coloni lucani, negli anni cinquanta, e la sua esperienza di bambino e ragazzo in quel luogo in repentino cambiamento ambientale e sociale.

viaggio in risciò - statale 106, uscita per Scanzano

Appena mi sono reimmesso nella grande superstrada in cui in terra Lucana si era modificata la statale 106, ho capito che oggi non sarebbe stato facile: avevo il vento contro , e il risciò fa vela.

viaggio in risciò - statale 106,uscita per Andriace

Ogni tanto qualche automobilista e camionista, viaggianti a velocità supersoniche, mi strombazzavano e urlavano parole che non capivo. Una volta un automobilista in viaggio nella carreggiata di senso opposta si è fermato e mi ha gridato con sincera preoccupazione: "Ce l'hai il permesso?!". Evidentemente pensava, e mgari non era l'unico, di viaggiare su un'autostrada vera e propria.

viaggio in risciò - statale 106, Pisticci e Marconia

Tra l'altro presso l'uscita per Pisticci ho fatto un breve sosta presso una postazione della polizia stradale, per assicurarmi per scrupolo che la mia presenza su questa strada, dove pareva che nessuno rispettasse i limiti di velocità, non rappresentasse un problema.
Difatti la polizia aveva ii suo bel daffare a fotografare e multare gli automobilisti.

viaggio in risciò - uscita dalla Statale 106 a Metaponto

Finalmente, dopo svariate ore di marcia lentissima e puttosto pesante, interrotte da una pausa prolungata presso la stazione Q8 per bere un the e mangiare un Krapfen alla crema, ho raggiunto la tanto attesa uscita per Metaponto. È arrivato il momento di dire "Ciao ciao" alla statale 106, ed è il momento di dire che, grazie a Dio, non sono stato uno delle tante vittime stradali di questa strada, che alcuni calabresi chiamano non a caso "strada della morte".

viaggio in risciò - Metaponto, verso il museo archeologico metapontino

Poco dopo mi trovavo già davanti al Museo Archeologico Nazionale di Metaponto, dove un autista di bus aspettava che la sua comitiva di turiste Norvegesi terminasse la visita guidata dell'esposizione.

viaggio in risciò - Metaponto, museo archeologico

Il museo è estremamente interessante, e l'area espositiva molto vasta. La tematica molto attuale che ci guida per le sale è l'integrazione fra popoli. La regione era interessata per secoli a rapporti guerreschi fra i greci e le popolazioni locali, e gli esperti hanno individuato nell'iconografia delle rappresentazioni religiose dei chiari segni di volontà pacificatrice, attuati enfatizzando i punti in comune dei differenti culti religiosi.

Molto presto devo fare una pausa per la stanchezza, e rinfrancarmi con un panino ed una birra fresca al bar appena fuori dal parco del museo. Qui ho l'occasione di conoscere alcuni abitanti di Metaponto di origine africana. Questo è un luogo che oggigiorno consiste sostanzialmente in case vacanza, villaggi turistici e museo archeologico, e nonostante che sia già giugno, è pressochè deserto.
Per trovare una cartolina devo raggiungere la stazione del treno, dove una grande scultura suggerisce il connubio fra la preistoria lucana e l'arte moderna.

viaggio in risciò - Metaponto, stazione del treno

Nel tardo pomeriggio ho proseguito in direzione della statale 175, che mi porterà a Matera presumibilmente entro domani. A qualche chilometro dal museo, mi lascio alle spalle il borgo metapontino, che non è un comune a sè, ma fa parte del comune di Bernalda, una città arroccata nelle colline dell'entroterra.

viaggio in risciò - ex statale 175, fine del borgo Metaponto

Lungo questa via si incontra un parco archeologico che sembra abbandonato, la necropoli di Crucinia

viaggio in risciò - ex statale 175, parco archeologico, necropoli

il tragitto della ex statale 175, lungo la valle del Bradano, non è del tutto pianeggiante: la strada sormonta e taglia nel punto più alto una costa collinosa. Da notare è il sistema adottato per contenere il franamento delle pareti rocciose lungo questo tratto di strada: sono dei blocchi di terra prefabbricati e legati assieme, su cui cresce la vegetazione spontanea formando una rete naturale di radici e cespugli.

viaggio in risciò - ex statale 175 valle del Bradano, sistema di contenimento frane

Poco dopo ho sostato in una graziosa piazzetta presso una piccola chiesa bianca prospiciente alla statale 175, ed al punto di ristoro aperto a pochi passi ho chiacchierato un po' con la signora del locale, che ha insistito per offrirmi due bicchieri di latte di mandorla fresco.
Poi dopo 3-4 chilometri mi sono fermato a mangiare presso l'Agip Motel S.Marco.
Questo sembra essere il punto di ritrovo serale per gli abitanti di questa zona agricola; mentre mi viene servito un sostanzioso piatto di penne all'arrabbiata condite con un buon quartino di rosso, ho il piacere di ascoltare qualcosa della loro vita quotidiana. Sono per lo più persone provenienti dall'Albania, vivono di agricoltura, e sono tutti gente onesta e in gamba. Ci sono anche persone di altri Paesi, nordeuropei, che hanno scelto di abitare qui, o di tenere qui una abitazione per la bella stagione, come in una pittoresca "Toscana del Suditalia". La stessa barista-cameriera del locale è una ragazza polacca, che unisce l'utile al dilettevole e lavorando impara l'italiano.
La mia raccomandazione a questa gioviale compagnia prima di proseguire, è di parlare correttamente l'italiano con la giovane polacca, poichè qui altrimenti si parla o un incomprensibile Lucano, o un altrettanto incomprensibile Albanese!

viaggio in risciò - ex statale 175, valle del Bradano, deviazioni

Poco più avanti nel crepuscolo viene segnalata una deviazione, ma poichè pare che le auto locali la ignorino, proseguo diritto.
Molto presto però sento che è ora di andare a dormire. Dove?
Sembra essere una serata tranquilla, senza vento e senza troppa umidità, perciò decido di imboccare uno dei numerosi tratturi che si inoltrano dalla statale all'interno dei campi di grano, e molto presto ho scelto il posto dove trascorrere la notte. Dormire all'addiaccio ha i suoi pro e i suoi contro, uno dei vantaggi è che non si hanno scuse la mattina per non ripartire più tardi dell'alba, e siccome domani mi aspetta la salita fino a Matera, è meglio affrontarla prima di mezzogiorno!

viaggio in risciò - ex statale 175 valle del bradano, campo di grano

Prima di addormentarmi ho ascoltato una trasmissione interattiva alla locale pugliese Radio Norba, in cui il conduttore chiedeva agli ascoltatori come risolvere la carenza di lavoro fra i giovani del Sud. Beh, ho telefonato dal cellulare, ed ho comunicato la mia soluzione:
Tutti sui Risciò-taxi!



Distanza Percorsa km 35
Peso Medio Giornaliero Lordo kg 200
Dieta/Propellente Giornaliero - 1 caffè;
- 50g pane e sardella;
- 1 krapfen;
- 1 the verde;
- 1 birra Tuffo;
- 1 cornetto;
- 1 the medicinale;
- 1/2 melone;
- 1 latte di mandorla;
- 1/4 vino rosso;
- 1 piatto di penne all'arrabbiata;
- 1 mousse di crema di caffè.

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