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Il risciò: L'unica utilitaria davvero ecosostenibile: fa mediamente 100 km con un kg di pasta e ci vai praticamente ovunque. E la tua? In risciò da San Giovanni Rotondo a Bologna
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Quarto giorno: da Campomarino a Termoli

Venerdi 25 Marzo 2011

Come andò che una spedizione all'interno del montuoso paesaggio molisano ci portò fino ad un borgo solitario popolato da un'antica stirpe di immigrati Illiri.


C ampomarino lido, una fresca mattina di sole, risveglio già sul presto al piano superiore del camper. Per prima cosa ho trasportato i miei genitori per alcune centinaia di metri a godere del mare e della spiaggia sabbiosa della costa, nonchè del sorgere del sole dall'acqua.
Questo luogo emanava una particolare calma, accentuata dal fatto che le strutture turistiche della spiaggia erano deserte, abbandonate, ancora lungi dall'essere riattrezzate per l'invasione dei vacanzieri estivi.

I due pensionati avrebbero trovato ben presto un'occupazione per il resto della mattinata, e cioè raccogliere chili di conchiglie presso la battigia.
Lasciandoli al loro nuovo passatempo, ora la mia preoccupazione era di raggiungere Termoli generosamente prima della pausa di mezzogiorno, così da avere il tempo di trovare una stamperia dove ordinare la nuova scritta per il retro: "San Giovanni Rotondo - Bologna".
Prima tappa, per la colazione, in via De Gasperi a Campomarino lido. Il Bar Holiday mi rifornisce di un cornetto alla marmellata ed un cappuccino, con intervallo nelle ottime toilette del locale, e prosieguo con caffè espresso, addolcito da un bicchierino di Maraschino, un liquorino delizioso importato dalla Dalmazia, il paese oltre l'Adriatico.

Il viaggio non è lungo, da Campomarino a Termoli, solo pochi chilometri di statale 16.

Si va attraversando il Biferno, il fiume principale della regione Molise, che la attraversa tutta da ovest ad est.
Poco prima di entrare nella area urbana alla periferia di Termoli, si deve sormontare un lungo cavalcavia.

Nell'area industriale a sud della città mi sono fermato a chiedere dove poter far stampare la scritta, e sono stato indirizzato verso viale Padre Pio, da "Neografica".

Lungo la strada collinosa che mi è stato raccomandato di seguire, e che porta all'ospedale, ho incontrato due poveri disoccupati, che sorseggiando una birra mi chiedevano se potevo offrire loro un lavoro. Devo dire che, anche se l'avessi avuto... non saprei dire se bere birra alle 11 di mattino è un segno di buona volontà.
Anche a Termoli l'arte monumentale si concentra sulla figura di San Padre Pio, ne è un esempio la statua di bronzo di fronte all'ospedale.

padre pio termoli

Un ottimo indirizzo, Neografica, dove in seguito ad una breve attesa mi è stato consegnato il nuovo testo da incollare sulla carrozzeria. solamente sconveniente è stato per me risalire la ripidissima rampa di accesso, essendo la stamperia di diversi metri sotto il livello della strada.

neografica

A questo punto sono sceso verso il centro di Termoli, cercando un internet point. In via Corsica sono stato fermato da un giornalista

termolionline

ed una giornalista......di due giornali diversi. Sono riuscito a reagire con una foto alle foto che mi sono state scattate, mentre chiacchieravamo nel trambusto del traffico di mezzogiorno.

Nella successiva mezz'ora ho girato per il centro, nella vana ricerca di un accesso pubblico all'internet.
Mi ha accompagnato con la sua bicicletta un elegante e gentilissimo personaggio, chiamato Antonio Fasciano, che si occupa di tutela ambientale a Termoli. Mi ha invitato per un caffè nell'unico locale dove eventualmente avrei avuto accesso alla rete, in corso Umberto, ma anche lì, avrei dovuto avere un apparecchio proprio per accedere. Comunque, nel frattempo ho ricevuto un buon consiglio per i miei genitori, che per la prossima notte necessitano di un luogo tranquillo ove pernottare in camper a Termoli.
Il luogo per campeggiare si trova in zona Riovivo, nonostante il comune abbia emanato un divieto ai camper, poichè ultimamente era diventato una specie di campo nomadi. Questo mi è stato raccontato nel primo pomeriggio da una terza giornalista che mi ha raggiunto presso quel parcheggio, mentre ero intento ad applicare la scritta appena comprata sul retro del risciò..
Lungo la via Corsica, prima di giungere al parcheggio a Riovivo e condurvi via telefono cellulare i miei genitori, ho avuto l'occasione di gustare una specialità locale, chiamata Pampanella, offertami da una venditrice di origine romana.
Proprio davanti al parcheggio dei camper ho trovato un albergo dove pernottare e parcheggiare il risciò, chiamato Hotel Giorgione. Qui sono stato ampiamente informato dal personale, cartina geografica del Molise alla mano, di tutti i villaggi dell'entroterra dove in epoca storica si sono insediati gruppi provenienti dalla Croazia e dall'Albania.
In uno di questi, Acquaviva Collecroce, si parla ancora una forma di croato antico!
Una volta arrivati i due con il camper, che hanno trascorso tutta la mattinata a raccogliere conchiglie a Campomarino lido, decidiamo che il pomeriggio sarà impiegato per fare una gita con il camper (in risciò mi prenderebbe due giorni) nell'interno della regione, e precisamente ad Acquaviva Collecroce, ovvero Živa Voda - Kruc, come viene chiamato dai suoi abitanti.

Prima seguendo la strada statale che accompagna il corso del Biferno, poi arrampicandosi verso nord per vie a tratti molto ripide (con il risciò sarebbe stato molto, molto pesante!), in circa un'ora di guida tranquilla con diverse soste/foto, siamo arrivati a Kruc intorno alle 4 e mezzo. Se a livello del mare la temperatura diurna era oggi più che tiepida, quassù era già fresco nel tardo pomeriggio.

Una cittadina molto pittoresca, dove tutte le insegne pubbliche sono scritte nelle due lingue ufficiali, l'italiano e il croato-molisano, un dialetto antico che gli abitanti di Acquaviva Collecroce chiamano semplicemente "Na naš" cioè "da noi"

Un comune così piccolo che c'è un solo negozio/spaccio...

Ma, sorpresa, c'è un "caffe letterario", come qui viene chiamato il polo culturale pubblico con annessa biblioteca civica, sala conferenze e area espositiva.

Siete mai entrati in una biblioteca civica italiana? io in diverse, ma una cosi ben arredata non l'ho mai vista, e corredata di calcolatori nuovi e veloci con cui si ci può collegare gratis ad internet!

Non è un salotto alto-borghese, ma la biblioteca civica di Acquaviva Collecroce!

Dopo aver comprato vino ed olio direttamente dai produttori, abitanti del villaggio, siamo rotolati ripidamente giu a valle e proseguito nell'oscurità verso Termoli fino alla via Riovivo, abbiamo cenato sul camper parcheggiato per la notte, e questo era quanto per oggi.




distanza percorsa km 10
peso lordo medio giornaliero kg 205
dieta/propellente giornaliero - 1 cappuccino;
- 4cl maraschino;
- 1/4 vino;
- 2 espresso;
- 1 pampanella;
- 1 brioche;
- 1 pastasciutta;
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